Una delle cose che ho imparato portando i miei figli a camminare sulle Dolomiti è che occorre abituarli per gradi. Hai alle spalle 20 o 30 anni di escursioni? Questa passione non passa automaticamente ai figli. Si entusiasmeranno se sarà per loro una scoperta piacevole. Così poi potranno collegare la fatica della salita a delle esperienze felici, un ricordo molto più duraturo dello sforzo (inevitabile!) del cammino.

Il punto di partenza è la piazzetta di Serdes, San Vito di Cadore

La passeggiata ai laghetti di Polentaia è un percorso breve, leggero, che può occupare anche solo 2-3 ore di una mezza giornata libera, se sei già in zona del Cadore o Cortina d’Ampezzo. In questo modo puoi “costruire” una esperienza piacevole e poco faticosa per abituare i bambini all’ambiente del bosco e dei sentieri.

Il laghetto di Polentaia superiore (o de fòra)

Perché sono interessanti i laghetti di Polentaia? Sono a bassa quota (1.200 metri circa), quindi facilmente raggiungibili a piedi. Sono in una zona poco conosciuta e quindi poco frequentata. Soprattutto, non ci sono indicazioni per raggiungerli, nemmeno sul posto. È una zona umida, con due laghetti, in un catino erboso, un tempo pascolo curatissimo.

Laghetto superiore con vista sulle Rocchette

Raggiungi la piazzetta di Serdes, San Vito di Cadore, dove c’è la chiesetta di San Rocco. Puoi arrivarci con l’auto, in bici dalla pista ciclabile delle Dolomiti oppure a piedi seguendo, da San Vito, le indicazioni per Serdes e i pascoli di piano.

Avvicinandoti con cautela e opportuno abbigliamento protettivo alla zona umida potrai osservare bellissime farfalle

Dalla piazzetta di Serdes in mezz’ora (un’oretta se vuoi camminare lento con i bambini) raggiungi i laghetti di Polentaia. Il percorso, come dicevo, è breve, ma non è segnalato! Ci sono diversi bivi e so di persone che hanno girato e girato senza trovarli. Per questo sto preparando un ebook “Escursioni nelle Dolomiti con i bambini” dove inserirò anche la guida passo passo per arrivare ai laghetti di Polentaia, senza perdersi.

Il laghetto inferiore (o de ize)

Come si presenta il luogo? Ho girato un breve video che consente di vedere il posto. In un colpo solo, se ti porti sul costone erboso a est dei laghetti, hai la vista su monte Pelmo, sulle Rocchette, e sul monte Antelao.

Il costone erboso che si trova a est dei laghetti è il punto ideale per una osservazione in sicurezza

Va ricordato che tutta questa zona è proprietà privata: consiglio quindi di restare sui sentieri. La zona umida intorno ai laghetti è coperta da erbe alte che nascondono l’acqua: è meglio non avvicinarsi per non caderci dentro (sotto c’è fango e quindi il piede sprofonda).

Ecco come si presenta al primo sguardo la zona dei laghetti di Polentaia: da qui non si vedono ancora.

Nell’erba alta vicino all’acqua possono esserci delle bisce. Meglio quindi abbigliarsi con scarponi da montagna, pantaloni lunghi e bastoncini per tastare il terreno e osservare i laghetti dall’alto.

Ecco una immagine scattata verso est, con l’Antelao sullo sfondo.

Il posto è bellissimo e merita una visita, soprattutto se ami la natura, i suoi suoni, ed ami scoprire angoli inusuali. Non è un luogo attrezzato da un punto d ivista turistico: non c’è una panchina, un tavolo picnic, nulla. Infatti tutta l’area è proprietà privata (diversi proprietari hanno porzioni differenti). Come hai potuto notare non è nemmeno indicato da cartelli. Il pensiero, forse, è che si vorrebbe preservarlo così un po’ selvaggio.

A mio parere, i laghetti di Polentaia meritano di essere preservati, ma così sono troppo poco fruibili: vengono citati qua e là ma non si sa come raggiungerli.

Per questo a breve pubblicherò in un nuovo ebook l’itinerario passo passo con foto per raggiungere i laghetti di Polentaia.

L’escursione in sintesi

Hai apprezzato la descrizione di questa escursione?
Ho curato i testi, scattato e selezionato le fotografie, verificato toponimi, quote, itinerari e dislivelli per farti apprezzare le Dolomiti saltando la fatica di cercare e verificare le informazioni.
Inoltre, ho riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali per selezionare, tra tante, l’escursione adatta a te: dove arrivare con l’auto, punto di partenza e arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, percorribilità, cartografia, indicazioni per portare i bambini, altre recensioni selezionate in rete tra quelle più pertinenti e affidabili. Il tuo contributo per visionare le schede tecniche è registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Riceverai il link per consultare le schede tecniche nella tua casella email.

Hai apprezzato la descrizione di questa escursione?
Ho curato i testi, scattato e selezionato le fotografie, verificato toponimi, quote, itinerari e dislivelli per farti apprezzare le Dolomiti saltando la fatica di cercare e verificare le informazioni.
Inoltre, ho riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali per selezionare, tra tante, l’escursione adatta a te: dove arrivare con l’auto, punto di partenza e arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, percorribilità, cartografia, indicazioni per portare i bambini, altre recensioni selezionate in rete tra quelle più pertinenti e affidabili. Il tuo contributo per visionare le schede tecniche è registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Riceverai il link per consultare le schede tecniche nella tua casella email.


2 commenti

Mauro · Agosto 19, 2020 alle 9:04 am

Sono stato ai laghetti di Polentaia lo scorso luglio, è una camminata che ho riscoperto negli ultimi anni dopo che mi sono ricordato di quando vi accompagnavo a caccia un amico negli anni 80; come hai scritto nella scheda un tempo pascolo curatissimo ora erba alta e assenza di sentiero se non fosse che nelle ultime due estati hanno tagliato alberi e quindi passati con il trattore lasciando delle tracce ancora abbastanza visibile ma che erba e bosco stanno subito nascondendo. Purtroppo sono riuscito a trovare solo il laghetto “de fora” mentre l’altro intuivo dove poteva essere ma la palude mi ha fatto passare l’idea di trovarlo.
Sono curioso di leggere l’ebook che stai preparando per capire come arrivare, ormai la prossima estate, al laghetto “de inze”.
Grazie e complimenti per le descrizioni.

    Enrico Tiziano Belli · Agosto 19, 2020 alle 9:37 am

    gentile Mauro, grazie per il tuo commento. Confermo quanto scrivi e se non hai trovato la traccia per il laghetto superiore hai fatto bene a desistere. Terrò conto di questa tua domanda nell’ebook che sto scrivendo. Grazie per gli apprezzamenti e a presto.
    Enrico Tiziano Belli

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