Itinerari: dall'Alpe di Senes alla Forcella
Ambrizzóla
Percorso
Partenza dall'Alpe di Senes (m. 1.200), dove si può lasciare l'auto. Prendere il sentiero n. 458: è una strada forestale recentemente risistemata, che si inoltra nel bosco e apre vasti panorami sul Monte Pelmo e le Rocchette. Oltre il Taulà Regoiétes, la strada forestale prosegue fino ad una piazzola. Da qui si è in vista del Taulà di Ciampe.
Dalla piazzola il sentiero 458 scende decisamente nel bosco: si perde quota (circa 150 m.) e dopo una ampia curva a destra il sentiero riprende in salita. Poco dopo il sentiero porta decisamente nel letto del torrente, che si attraversa. Si riprende a salire, lungo la sinistra orografica del Rù de Faòn.
Si attraversano pascoli, con vista, sulla destra, sulle Rocchette; si costeggia il Taulà de la Ruòibes e si arriva alla Forcella Roàn (m. 1.995).
Dalla Forcella Roàn (m. 1.995) si prosegue in direzione della Croda da Lago: dopo aver oltrepassato la Malga Prendera, si giunge alla Forcella Col Duro (m. 2.250). Qui il paesaggio cambia decisamente: sfasciumi di bianche rocce dolomitiche, sulla destra si costeggiano da vicino i bastioni del Becco di Mezzodì e si apre il panorama sulla zona di Mondevàl, famosa per il ritrovamento di una sepoltura di uomo preistorico.
Il sentiero procede poi in quota fino alla Forcella Ambrizzóla (m. 2.277): sulla destra si ha il Becco di Mezzodì, di fronte la conca ampezzana con il Cristallo, in basso la conca con il Rifugio Palmieri e il Lago della Croda da Lago; sulla sinistra la Croda da Lago.
Sulla strada del ritorno, all'altezza di Malga Prendera, si continua sul sentiero n. 436, che costeggia le Rocchette mantenendosi in quota. È un sentiero dallo spettacolare panorama ravvicinato sulle Rocchette, con continui cambi di scenario; viste mozzafiato sul Monte Pelmo, sulla Valle del Boite con Borca e San Vito di Cadore, il Monte Antelao (m. 3.263).
Sulla Rocchetta di Prendera abbiamo rilevato un recente distacco di un masso, che è poi precipitato sui pascoli sottostanti. Il masso, di altezza circa 2 metri, in parte frantumato, permette da vicino l'osservazione di roccia di Dolomia principale . Questa roccia si è formata 230 milioni di anni fa per sedimentazione di calcari in acque marine molto basse, alla velocità di circa 1 millimetro ogni mille anni.
All'altezza della Forcella di Sorarù, abbandoniamo il sentiero 436 per perdere quota fino ad una sorgente freschissima, indicata sulle carte a quota 1925 m.. Scendendo ulteriormente, con un percorso a vista, si raggiunge il Taulà di Ciampe (si può raggiungerlo anche proseguendo lungo il sentiero 436). Qui abbandoniamo il sentiero 436 per scendere lungo il 455 che porta alla piazzola da dove si riprende poi la strada forestale percorsa al mattino.
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