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Escursione al Rifugio Sommariva al Pramperét, Dolomiti Bellunesi

Cima Prampèr, m. 2.409

Ho trovato l’ escursione al Rifugio Sommariva al Pramperét e a Malga Pramper molto gradevole e poco affollata. È anche documentata da molti su internet ma – almeno nelle recensioni che ho potuto leggere, di cui troverai i collegamenti nella scheda tecnica – si parla solo della strada asfaltata e non dei sentieri alternativi che salgono nel fresco del bosco. In questa recensione troverai anche le indicazioni sulle sorgenti d’acqua disponibili lungo il percorso e le foto dei pannelli segnavia che contengono preziose indicazioni sui tempi di percorrenza.

La lunga Val Balanzòla, dove scorre il torrente Prampèr, è orientata nord-sud e si approccia dalla località di Pralongo, in Val di Zoldo. Nella scheda tecnica troverai le indicazioni precise per goderti la tua escursione al Rifugio Sommavilla al Pramperét, con la mappa di google e le coordinate GPS, per individuare facilmente la via di accesso e i parcheggi. La strada di accesso infatti non è censita su google maps ma puoi preimpostare il navigatore con le coordinate gps contenute nella scheda tecnica. Trovi tuttavia indicazioni chiare sul posto.

Tabelle segnavia in località Castelàz.

Ho lasciato l’auto in località Castelàz, quota 996, ma è possibile parcheggiare anche più su, a Pian de la Fopa, quota 1.200. Oltre c’è il divieto per i veicoli e bisogna proprio lasciare l’auto.

Il parcheggio di Pian de la Fopa: sembra ci sia ancora posto…

Nelle recensioni che ho letto, i più procedono per la strada asfalata che porta al Pian dei Palùi, e non citano il sentiero che parte dal lato opposto al torrente, il lato destro – salendo – del parcheggio di Pian de la Fopa.

Il sentiero che sale nel bosco è molto ombreggiato, piacevole, e porta direttamente a Pian dei Palui. Sulla carta Tabacco questo sentiero non è documentato e non è nemmeno tracciato dai segnavia del CAI. Se invece sali per la strada asfaltata, poco dopo il ponte, in coincidenza con il bivio per il Rifugio Sora ‘l Sass, puoi osservare il Giaron de la Fopa, che il sito del Parco cita come “il più esteso in dislivello delle Dolomiti, circa 1.000 metri”.

Ponte e bivio per sentiero 534 che porta al Rifugio Sora ‘l Sass. Tieni la destra per Malga Prampèr.

Tutto il percorso è mediamente ombreggiato e quindi indicato anche per le giornate calde. Se segui le varianti nel bosco, la quota di ombreggiamento è ancora maggiore.

Ingrandimento dei pannelli segnavia al ponte di Pian de la Fopa.

Se dunque procedi per la strada asfaltata, e non per il sentiero, in corrispondenza del primo tornante, troverai sulla sinistra un’altra proposta di variante per il bosco che ti porta direttamente a Pian dei Palùi.

Questa variante, indicata con tratto nero nella carta Tabacco, ti permette di constatare ancora gli effetti della tempesta Vaia, con i diversi schianti ancora a terra ed alcuni abeti colpiti dal bostrico.

Da Pian dei Palùi la pendenza si attenua e sei vicino a Malga Prampèr. Qui trovi una fontana, a lato, lungo la strada sterrata.

Poco dopo trovi il bivio per Forcella Moschesìn e il sentiero 540: puoi utilizzarlo come strada alternativa per il ritorno (trovi una recensione nella scheda tecnica).

A Malga Prampèr ho acquistato un ottimo formaggio fresco e la ricotta di loro produzione. In malga trovi una seconda fontana, visibile nella foto qui sotto. La malga offre servizio di agriturismo e puoi arrivarci anche con il servizio navetta (recensione e prezzi della navetta nella scheda tecnica).

Da qui in poi l’orientamento della valle cambia leggermente: mentre nella parte bassa puoi osservare il Pelmo, da qui in poi vedrai sullo sfondo il gruppo del Sorapìss e l’Antelao, che nella foto qui sopra è sulla sinistra, sopra il furgoncino, coperto dalle nuvole. Un punto di vista per me inusuale, e piuttosto lontano, per montagne molto familiari che riconosco a qualsiasi distanza! Verso il Rifugio il sentiero è sassoso ed attraversa boschi di pini mughi. Verso quota 1.700 metri entri in un bosco di larici molto ombreggiato.

Durante la salita puoi ammirare il Castello di Moschesìn, qui sulla destra, e la Forcella Moschesìn, sulla sinistra. È visibile al centro il sentiero 540 che taglia il ghiaione e i boschi di pino mugo.

L’arrivo al Rifugio Sommariva al Pramperét è preceduto da un bellissimo altopiano erboso, dove c’è spazio abbondante per pic-nic anche di gruppi numerosi.

Dal Rifugio puoi godere la vista di cima Talvena e delle Cime de Zita, che quel giorno si nascondevano timidamente dietro una velatura di nuvole.

La Cima Talvena si nasconde. Torneremo quindi un’altra volta.

L’ escursione al Rifugio Sommavilla al Pramperét si conclude qui. È un itinerario che ti consente di camminare a piacimento e di testare il tuo allenamento: puoi fermarti a Malga Prampèr o proseguire fino al Rifugio. Se hai ancora energie al ritorno puoi allungare per Forcella Moschesìn e rientrare per il sentierio 540. Se hai accompagnatori che non possono camminare, puoi farli portare dalla navetta a Malga Prampèr e fare il rientro a piedi. Tutto il percorso fino a Malga Prampèr è piuttosto ombreggiato e quindi indicato anche per camminare in giornate molto calde. Infine, mi ha colpito la prospettiva della Val Balanzòla: ha un orientamento nord-sud che ti permette di osservare il Monte Pelmo, nella prima parte, e il gruppo del Sorapìss e l’Antelao, nella seconda parte. Al ritorno, poi, quando il sole infiammava le pareti del Marcora, un brivido mi ha percorso: le mie montagne, così lontane, ma così familiari. Non vedo l’ora di tornare ad esplorare questa parte delle Dolomiti Bellunesi.

L’escursione in sintesi

Hai apprezzato la descrizione di questa escursione?
Ho curato i testi, scattato e selezionato le fotografie, verificato toponimi, quote, itinerari e dislivelli per farti apprezzare le Dolomiti saltando la fatica di cercare e verificare le informazioni.
Inoltre, ho riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali per selezionare, tra tante, l’escursione adatta a te: dove arrivare con l’auto, punto di partenza e arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, percorribilità, cartografia, indicazioni per portare i bambini, altre recensioni selezionate in rete tra quelle più pertinenti e affidabili. Il tuo contributo per visionare le schede tecniche è registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Riceverai il link per consultare le schede tecniche nella tua casella email.

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