A differenza di tutte le altre escursioni, qui pubblico l’itinerario prima di averlo provato personalmente.

Ho tre buoni motivi: mi è stato consigliato da una persona fidata, ho fatto un sopralluogo a Santa Fosca e al punto di partenza alternativo di Malga Pien de vacia, ho già visitato il sito di Mondeval de sora, sito archeologico dove è stata rinvenuta una sepoltura mesolitica, raggiungendolo dal Passo Giau per Forcella Giau.

Ho recuperato infatti delle foto dal mio archivio di pellicole, ma conto presto di rinfrescare la pagina con nuove immagini.

ll lago delle Baste nei pressi di Mondevàl de sora, con i Lastoi de Formìn.

Il punto di partenza ideale è Santa Fosca, grazioso villaggio della Val Fiorentina, dove si può lasciare l’auto. C’è però anche la possibilità di salire fino a Malga Pien de vacia, lungo una strada asfaltata, dove è possibile parcheggiare. In questo secondo caso il dislivello per raggiungere il sito è di soli 500 metri.

Da Malga Pien de vacia prosegui per la strada boschiva in leggera salita fino a quota 1841 dove incroci il sentiero 466. Qui è segnalata una sorgente d’acqua.

Prendi poi il sentiero 466 e sali costeggiando il Ru de Mondevàl e il Ru d’Ambrizzola fino a quota 2.160 dove il sentiero si biforca: prendi a sinistra per raggiungere Mondevàl de sora.

Ecco il sito di Mondevàl in una foto di archivio: sullo sfondo si erge come un fidato guardiano il Monte Pelmo.

Per il rientro, consiglio di tornare al sentiero 466: sali fino a Forcella Ambrizzola (vista sulla conca ampezzana), prendi il sentiero 435 verso Forcella Giau (vista sulla conca di Giau).Oppure, da Mondevàl de sora, raggiungi direttamente Forcella Giau passando accanto al lago delle Baste.

Non c’è da meravigliarsi se l’uomo di Mondevàl, il nostro antenato di 7.000 anni fa, veniva qui a passare l’estate praticando la caccia di appostamento, insieme al suo clan. Sullo sfondo, oggi come allora, vigila il Monte Pelmo.

Da qui riprendi a scendere lungo il sentiero 465 fino a quota 2.115, località Ponte di sassi. Qui il sentiero si biforca: se prendi a destra raggiungi rapidamente il villaggio di Toffol di Santa Fosca. Ma se hai lasciato l’auto a Malga Pien de vacia, prendi decisamente a sinistra: una breve salita ti porta a quota 2.270 e poi scendi a Casera Vallazza e Casera Mondevàl de sot.

Ecco il percorso a scendere da Forcella Giau: un grande catino erboso. A sinistra Monte Mondevàl m. 2.455, e a destra il Piz del Corvo 2.383.

Da qui, poco dopo, raggiungi di nuovo il sentiero 466 e infine la strada che hai percorso all’andata, fino a Malga Pien de vacia.

Luoghi notevoli da visitare a margine dell’escursione: decisamente il Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore che racconta, tra l’altro, la storia del sito archeologico di Mondevàl e conserva lo scheletro del nostro antenato; la Chiesa di Santa Fosca; Selva di Cadore, Colle Santa Lucia.

  • Partenza: Santa Fosca m. 1.468 (o Malga Pien de Vacia m. 1.650)
  • Arrivo: Mondevàl de sora – sepoltura mesolitica m. 2.158.
  • Dislivello: 700 m (500 m, se sali in auto a Malga Pien de Vacia).
  • Tempi: 2 ore.
  • Difficoltà: facile.
  • Sentieri: 466, 436, 465.
  • Cartografia: Foglio 25 Dolomiti di Zoldo, Cadorine, Agordine.
  • Bambini: camminano o stanno sul portenfant.
  • Ultimo aggiornamento: luglio 2021.

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